Momenti di non lavoro nella vita di un freelance

Fare il freelance significa anche fare i conti con i momenti di non lavoro, esattamente come in una attività commerciale non puoi avere una stima certa della quantità di lavoro che riuscirai ad ottenere nel prossimo futuro.

A volte succede che le aziende ti prenotino diverso tempo prima e per misteriosi motivi fisiologici nella nascita di un progetto al momento di inziare ci si catapulta in uno spazio temporale parallelo dove le date finiscono per variare, aumentare, diminuire, essere posticipate o avendo Saturno contro persino essere cancellate del tutto.

La frustrazione incombe quando per fare un certo lavoro nel frattempo ne hai rifiutati altri, non c’è cosa peggiore che ritrovarsi con un pugno di mosche in mano quando le prospettive finanziare erano invece floride e ottimiste.

Così a volte succede di ritrovarsi con un sacco di tempo libero a disposizione ed è importante in questi casi non lasciarsi prendere dall’ansia del ommioddiocomepagherólaffitto se non addirittura farsi vincere dalla deprimente paura del finiròsottounpontemoltopresto.

Utilizzare quell’improvvisa enorme quantità di tempo libero lavorando per se stessi non farà certo vedere il becco di una lira nell’immediato futuro ma significa investire sul lungo raggio rispetto alla propria professione e alla lunga paga.

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Sperimentare, aggiornarsi, studiare tecniche, stili e magari ogni tanto aggiornare lo showreel proprio come ho fatto io nei deprimenti ultimi tre giorni di lavori saltati può addirittura rivelarsi catartico e se siamo particolarmente bravi e fortunati può davvero fare differenza.

I clienti comprano ciò che vendi, è necessario quindi mostrare loro le nostre qualità ed è quindi importante se non addirittura fondamentale ogni tanto dedicarsi a progetti personali nei momenti di non lavoro della nostra vita da freelance che come un effetto boomerang torneranno indietro ripagandoci degli sforzi e delle frustrazioni a costo zero.

 

 

 

 

 

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